venerdì 12 giugno 2015

Due parole sul Kanzashi: cos'è, dove nasce e come veniva impiegato.

Quando pensiamo a una "geisha", ci viene subito alla mente l'immagine di una donna misteriosa, quasi magica, un po' per il suo trucco mai banale, oppure per i suoi abiti tradizionali ma sempre affascinanti, e, inoltre, per le sue acconciature.

I kanzashi fanno parte di questa magia, essendo gli ornamenti usati in generale dalle donne giapponesi, principalmente delle geisha e le maiko. Al giorno d'oggi sono usati anche dalle giovani ragazze perché si adattano benissimo agli abiti moderni, oltre che perfettamente abbinabili a tailleur e vestiti da sposa.

Vennero introdotti quando le donne iniziarono ad abbandonare l'acconciatura tradizionale taregami, con i capelli sciolti e lunghi, in favore di una pettinatura con i capelli raccolti.

I kanzashi possono essere fatti di materiali diversi quali oro, argento, giada, gusci di tartaruga, seta o plastica e, a seconda del materiale e delle forme, hanno un nome diverso.

In questo mio blog voglio mostrarvi alcune mie creazioni eseguite secondo questa tecnica principalmente partendo da dei nastri di raso di vari colori e dimensioni, lavorati in modo da formare delle composizioni floreali. Questi tipi di kanzashi prendono il nome di Kanzashi Hana.

Un altra peculiarità dei kanzashi e delle donne che li indossano, è che nulla è lasciato al caso: in base al periodo dell'anno infatti, è tradizione indossare diversi tipi di kanzashi in modo da evocare simboli vari.

Presto pubblicherò alcune foto dei miei lavori, spero che vi piacciano e che continuerete a seguirmi perché io li trovo davvero carini, adatti a tutti dal bambino alla donna adulta. Anche se vengono impiegati principalmente come ornamenti per capelli, mi sto impegnando per adattarli anche ad altri usi, che vi mostrerò col tempo.

Ciao a tutti, 
a presto

Ely

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